sabato 17 luglio 2021

Con “Domani” torna “DopoDomani”, su quei vent’anni fa

Domani cartaceo da 32 pagine a 2 euro (più un 6° rimasto a 1 euro e i primi 2 venduti separati in edicola per una decina di giorni) per la presenza del supplemento DopoDomani stampato in abbinata obbligatorio al centro (e pagine in numeri romani come un vero inserto). Il 195° Domani cartaceo dell’anno è aperto da un duro editoriale di Pasquino su Giorgia Meloni che «non sa cosa siano la libertà e la Costituzione» (per l’ossessione propagandistica contro l’idea «raggelante» del green pass) e l’apertura di Ikonomu sul «ritorno all’estate 2020», con un grafico eloquente (presumibilmente del data editor Teoldi, ma per la prima volta non indicato...) e curiosamente in manchette il promo con codice QR del «giornale in digitale dalla sera prima» (anziché la segnalazione del nuovo inserto DopoDomani, per la prima volta non indicato...). 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e De Benedetti sulla strategia di Moderna per aggirare il fisco dà il via ai Fatti, con Ricciardi su Open Arms che «toglie la felpa a Letta»  (comprensibilmente) e Russo sulla stangata della Fifa allo Spezia, Merlo sull’ambizione della ministra Cartabia «contro la sua maggioranza» e un colonnino di Preziosi su Renzi contro Letta, poi due interviste “classiche” (con domande in neretto) consecutive con Merlo all’avvocato Valerio Spigarelli sulla nuova prescrizione («non ridurrà la durata dei processi») e Di Giuseppe al sindaco Pizzarotti sul fallimento del M5s dei territori, quindi Fierro sulla «maledizione dei pm in politica» che sembra colpire anche il candidato sindaco Maresca a Napoli e una commovente Lamberti sulla scomparsa di Libero De Rienzo («Quella faccia pazzescamente verosimile»), concludendo con De Monte sui migranti accolti dai volontari ma anche respinti dalla burocrazia del Lazio.

Dopo l’inserto DopoDomani di cui parliamo più avanti, un pezzo di Archie Hall sull’anima libera di Hong Kong uscito in inglese mercoledì su Persuasion apre le Analisi, con 6 lettere (le prime sono precisazioni di Cartabia e Carrai sugli articoli di ieri) e Bruni sul G20 «costretto a cambiare, ma non abbastanza» (con forse la prima virgola a fine riga in un titolo mai uscita su Domani: e noi lo preferiamo decisamente al mettere la maiuscola la riga dopo...), Passarelli sul PD a cui serve «una strategia uguale e contraria a quella della Lega» e Cotugno sul disastro ambientale in Germania («Una sequenza di “eventi del secolo”», dice in effetti l’occhiello), concludendo con Penati sulla «pericolosa illusione che i fondi del PNRR siano pasti gratis». Un estratto di Saša Stanišić dal suo premiato studio Origini apre la sezione Idee (anche se la testatina dice ancora Analisi: ma il font dei titoli, il colore dell’occhiello, la presenza del sommarietto e l’assenza del capolettera parlano chiaro...), poi con Siti su «predisposizione biologica e fluidità culturale» (come da occhiello) illustrato da Campagna (e con una strana D maiuscola nella didascalia...)
e infine un’altra primizia: Trocchia a chiudere il giornale anziché aprirlo (come capitato spesso), sui «Rifiuti, sprechi e potere nelle rovine di Adriano» che gli hanno ispirato qualche anno fa il testo Le rovine di Adriano, che come spiega un trafiletto di Redazione anche quest’anno (ma questo lo aggiungiamo noi, perché è già avvenuto in passato sebbene non lo si dica espliticamente) sarà messo in scena da Urbano Barberini al Festival di Ponte Lupo, dove il 24 luglio il giornalista di Domani racconterà anche le sue inchieste sui Casamonica.

In ultima pagina, il promo delle newsletter con quella dalla miglior immagine di copertina, la felliniana “La Deutsche Vita”. 

Al centro del giornale il nuovo DopoDomani cartaceo (l’8° dei 13 realizzati finora), per la prima volta con una copertina non disegnata bensì fotografica e anzi pesantissima, sul tema “Noi che abbiamo visto Genova” dedicato al ventennale dell’infausto G8 del luglio 2001 e aperto dall’immediata spiegazione sulla scelta di mostrare Carlo Giuliani morto sull’asfalto

All’interno questa motivazione viene attuata da Mencarelli in una splendida pagina 2 con l’illustrazione di Francesco Barilli & Manuel De Carli dal libro Nessun rimorso utilizzato anche per trarre altre 7 illustrazioni a corredo degli articoli (per lo più dalla “star” Zerocalcare) inserite nello speciale. Segue proprio a fronte di quella spiegazione l’articolo “sull’altra parte” con l’incontro già edito di Fierro con il Carabiniere che ha sparato a Giuliani, poi due pagine di Deaglio su quel purtroppo storico G8 di vent’anni fa (illustrato da Prenzy alias Francesco Chiappara e Zerocalcare), un estratto di Alessandra Sardoni dal suo libro Irresponsabili (2017) su «De Gennaro e gli altri» e un adattamento di Mariangela Paone da Madrid del suo podcast Io che a Genova non c’ero con due illustrazioni ancora di Zerocalcare,

una testimonianza del corrispondente olandese Aart Heering colpito da un lacrimogeno («Non ho mai pianto tanto come nelle strade di Genova»), la già edita intervista “classica” (con domande in neretto) di Francesca De Benedetti a Mark Covell e un altro incontro di Fierro stavolta con don Vitaliano Della Sala («Avevamo ragione noi»), quindi un’altra intervista “classica” di Merlo all’avvocato Ezio Menzione che ha difeso i manifestanti e i malcapitati nella scuola Diaz e a Bolzaneto, chiudendo con un estratto (illustrato da Zerocalcare e lo street artist Blu) di Christian Raimo dal suo La vita che verrà

In ultima pagina, un presumibile scambio pubblicitario sul volume con i testi e gli interventi del collettivo SupportoLegale, nato nel 2004 per sostenere la difesa dei manifestanti sotto processo. 

Lungo la giornata, altre segnalazioni interessanti dal web:

compresa ancora una nostra:

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